11.12.2018
Ultime cifre sulle riammissioni
L’ANQ rileva dal 2011 le riammissioni potenzialmente evitabili e, dall’anno scorso, pubblica in modo trasparente i tassi dei singoli ospedali acuti. Tali tassi sono calcolati sulla base della statistica medica dell’Ufficio federale di statistica (UST). Secondo i dati UST 2016, 47 ospedali/sedi si situano sopra la norma, il che significa che il numero di riammissioni è superiore a quanto ci si aspettasse considerata la composizione dei pazienti.
Per il calcolo degli ultimi tassi sono state analizzate circa 885’000 degenze in 145 ospedali (195 sedi). Le riammissioni non pianificate sono solo limitatamente influenzabili da parte dei nosocomi, i quali decidono sì il momento della dimissione e si occupano dei preparativi, trasmettono le necessarie informazioni al paziente e forniscono la debita documentazione a chi presterà le cure successive, ma hanno ben poco potere sulla presa a carico esterna e sul comportamento dello stesso paziente. Per questa ragione, il tasso di riammissione non consente di trarre conclusioni dirette sulle qualità delle cure di un istituto.
Calcolo della norma
Per il confronto diretto tra gli ospedali, è determinante il rapporto tra tassi attesi e tassi osservati, il quale può essere superiore o inferiore alla norma (valore 1). Per consentire confronti equi, l’ANQ pubblica questo rapporto.
I tassi osservati e attesi di un ospedale vengono calcolati con il metodo SQLape®. Il tasso atteso deve considerare la composizione dei pazienti: quelli di una clinica specializzata in infortuni sportivi, per esempio, corrono un rischio di riammissione molto inferiore rispetto a quelli ricoverati con più malattie in un ospedale universitario. Una clinica specializzata avrà pertanto un valore atteso nettamente più basso rispetto a un ospedale universitario.
Analisi attuale dei risultati
Nel complesso di tutti gli ospedali, il rapporto tra tassi osservati e tassi attesi è più alto di quello dell’anno precedente. Rispetto all’ultima analisi, 29 ospedali/sedi in più sono al di sopra della norma. L’ANQ ha quindi commissionato analisi supplementari contenutistiche e metodiche per esaminare l’evoluzione dei tassi a livello di ospedale, gruppo di malattie e complicanze, la durata media della degenza, l’algoritmo e il periodo di riferimento (2010-2014 e 2014-2016).
Tali analisi hanno dimostrato che i risultati sono influenzati dalla durata media della degenza (in calo) e dal periodo di riferimento utilizzato per il calcolo del tasso atteso. Ciò non spiega però del tutto l’aumento dei tassi di riammissione rispetto all’anno precedente. Occorrerà aspettare e analizzare i risultati degli anni a venire.
Raccomandazioni per gli ospedali
Gli ospedali con tassi oltre la norma possono analizzare dettagliatamente le loro riammissioni per trarne eventuali misure di miglioramento. A tale scopo, sono disponibili strumenti supplementari. Il rapporto comparativo nazionale formula raccomandazioni per lo svolgimento di queste analisi. I tassi potrebbero per esempio essere esaminati per singoli settori o gruppi di diagnosi. Si consiglia altresì di procedere a una verifica degli incarti dei pazienti in questione, per lo meno le lettere di dimissione.